Muffa in casa, muffa sui muri, muffa sugli angoli, muffa dal pavimento…

Per evitare che la muffa diventi un incubo pregiudicando la qualità dell’aria che respirate (ecco i pericoli per la salute portati da umidità e muffa) possono bastare poche elementari buone abitudini quotidiane.

La muffa infatti si genera quando c’è tanta umidità sulle superfici delle murature: creare le condizioni perchè il fenomeno di condensazione superficiale non si verifichi, dunque, è un primo passo di enorme aiuto nella lotta alle muffe.

Ecco quali sono le pratiche che una volta consolidate permettono di limitare o eliminare la formazione delle muffe in casa.

 

Limitare le cause di umidità

La prima causa dell’umidità da condensa è il vapore acqueo che si deposita sulle parti più fredde dei muri.

Pertanto è opportuno cercare di limitarne la produzione il più possibile all’interno della abitazione, sia modificando le proprie abitudini quando possibile (ok la doccia con acqua bollente, ma un paio di gradi in meno potrebbero bastare a non riempire il bagno di condensa!) sia approntando dei sistemi di aspirazione dotati di sensori di umidità nei locali che strutturalmente presentano una forte produzione di vapore acqueo, come bagni, cucine e lavanderie.

Ovviamente bisogna cercare di eliminare altre eventuali cause di umidità che potrebbero essere presenti nella abitazione, dalle infiltrazioni alla umidità di risalita.

 

Arieggiare i locali

Cambiare l’aria ogni giorno in tutte le stanze è un’altra abitudine che può contribuire al mantenimento del tasso di umidità ideale della abitazione.

La pratica ottimale inizia al mattino subito dopo il risveglio, arieggiando la camera da letto, e prosegue aprendo le finestre per cambiare l’aria più volte al giorno per pochi minuti.

Chi passa le giornate fuori casa può invece arieggiare al mattino, al rientro e prima di coricarsi.

Chi può invece scegliere gli orari migliori deve sapere che questi cambiano a seconda della stagione: in estate, ad esempio, è consigliabile cambiare l’aria dopo il tramonto, o comunque nelle ore più fredde della giornata; in inverno invece può andar bene qualsiasi ora.

Ovviamente l’aerazione è maggiormente consigliata nei locali in cui c’è una forte produzione di vapore acqueo, in cui si possono anche utilizzare con profitto aspiratori con sensori di umidità.

La frequenza dei ricambi di aria, inoltre, deve essere proporzionale al numero di occupanti della abitazione: più persone vivono in casa, più frequente deve essere l’aerazione dei locali.

 

Da evitare

Con pochi altri fondamentali accorgimenti è possibile limitare ulteriormente la formazione di muffa.

L’abitudine di asciugare il bucato in casa, ad esempio, porta a una sovrapproduzione di vapore acqueo interno, e dunque favorisce la condensazione superficiale.

L’umidità interna inoltre aumenta negli ambienti in cui ci sono tante piante ornamentali: ovviamente non si parla di una pianta o due, ma un eccesso di verde in casa potrebbe aiutare l’insorgenza delle muffe.

Allo stesso modo, in cucina, mentre si usano i fornelli è consigliabile usare la cappa aspirante collegata all’esterno. Ma di questo bisogna tenerne conto al momento di scegliere la cucina…

Così come al momento di disporre tende e mobili bisogna tener presente che, se accostati alle mura, possono ostacolare la circolazione dell’aria e favorire la formazione di muffa: è consigliabile dunque lasciare uno spazio di almeno dieci centimetri tra i mobili e le pareti di casa che affacciano sull’esterno

 

 

Se dopo aver messo in pratica quanto hai appena letto non vedi nessun miglioramento contattaci per uno dei nostri sopralluoghi diagnostici: un tecnico termografico verrà a casa tua per analizzare la situazione nel dettaglio!