Tra le principali cause di intonaci e pavimenti distrutti ci sono le efflorescenze saline, fuoriuscite di sali che, quando l’acqua evapora, cristallizzano affiorando dalle superfici fino a causarne la rottura.

I sali dell’umidità sono spesso ma non sempre collegati alla risalita capillare. Le modalità per contrastarne la fuoriuscita possono essere molteplici a seconda dell’entità del problema e delle sue cause specifiche, e le cose possono cambiare anche a seconda del tipo di efflorescenze.

La composizione chimica dei sali, infatti, è diversa a seconda dei materiali costruttivi e della tipologia di terreno da cui arriva l’acqua di risalita capillare: a seconda dei casi nitrati, solfati o cloruri possono rendere opportuno un intervento piuttosto che un altro.

Ma come si fa a capire di che tipo sono i sali che affiorano da pareti e pavimenti?

Il modo migliore per stabilirlo consiste nel prelevare un campione del sale e portarlo ad analizzare in laboratorio, come facciamo su richiesta durante i nostri sopralluoghi diagnostici.

Ma ci sono metodi più rudimentali che permettono di farsi una prima idea di massima, come ad esempio posare una piccola quantità del sale sulla punta della lingua per saggiarne il sapore.

 

Capire la composizione chimica dei sali dal sapore

A seconda delle sostanze che li compongono i sali dell’umidità hanno un gusto diverso al palato.

Una questione di chimica che si può saggiare meglio con un po’ di pratica. Tipo per tipo, ecco che sapore hanno i diversi sali: tra loro condividono la base che è sempre neutra.

Nitrati: sulla lingua lasciano un sentore di freddo.

Solfati: il solfato di sodio è un composto di zolfo; il suo sapore, davvero facilmente riconoscibile, tende all’amaro.

Cloruri: il cloruro di sodio è il comune sale da cucina. Le efflorescenze di questo tipo, va da se, hanno un sapore salato.

Adesso potete capire facilmente che tipo di sali sta danneggiando la vostra casa.

Se volete esserne certi al 100%, e soprattutto se volete capire come eliminarli definitivamente, vi basta chiedere un sopralluogo diagnostico.